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dimanche, novembre 13, 2011

L'Italia senza Berlusconi, e dopo?

Il 8 novembre 2011 sarà a segnare nei libri di storia italiana, il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano annuncia sé la partenza di Silvio Berlusconi della presidenza del Consiglio. Silvio Berlusconi presenta il suo dimissioni il 12 novembre 2011. Tutto questo a causa della situazione finanziaria dell'Italia e della pressione operato dai mezzi speculativi e le agenzie di notazione.
Da questa estate, l'Italia ha perso il suo triplo A e si vede da alcuni tempi pagare degli interessi del 6%, ciò che è molto. Tuttavia questo paese è con una ricchezza industriale senza comune misura al nord ed al centro: grande industria (Torino,Milano, regione di Venezia...) con l'automobile, la raffinazione ed un'industria più diffusa nelle città medie con le imprese familiari medie esportatrici. È la parte sud della "megalopoli" europea, la zona economica più ricca al mondo. È vero che il mezzogiorno è meno ricco, eccetto la regione de Puglia e che l'economia informale sostenuta per i mezzi criminali è sparsa.
Si è stupito dunque, se si resta razionale di questo attacco speculativo. Ciò prova che gli ambienti finanziari non sono nell'economia reale e che si disinteressano dei popoli, volendo instaurare, senza che l'idea di complotto mi sfiora, "una dittatura strisciante", Julien Dray, (Parti Socialiste), a proposito delle agenzie di notazione che vuole sostituire il voto per la pressione sui governi, idea proibita a buon diritto per Benoît Hamon (Parti Socialiste, "Girare la pagina"). Dopo José Socrates (Portogallo), dovendo a dimissionare per che avendo perso la sua maggioranza contro il suo piano di austerità, Giorgio Papandréou la settimana scorsa per le stesse ragioni, Silvio Berlusconi è confinato alla stessa situazione.Ciò comincia a fare molto...
Ma che dire di questi piani di austerità che fanno stringere la cintura di quelli che è sollecitato sempre a pagare: le classi popolari e medie mentre le classi molto agevoli e gli ambienti finanziari si vedono concedere dei regali fiscali e dei ristructurazioni bancari senza poco o non di compensi. Una vera vergogna ed un vero scandalo.
Mario Monti l'ultraliberalista, vecchio commissario europeo che ha voluto privatizzare tutti i Servizi pubblici dovrebbe sostituire S.Berlusconi. L'immagine va a cambiare, si va a passare di un'immagine ottima scandalosa fatta di maschilismo male collocato e di una reputazione italiana mondiale sporcato al rigorismo lombardo modo renano. Ma per quale politica??

Là è la questione. Speriamo che questo slancio di sinistra nato questi ultimi tempi in Italia, vedrà la vittoria prossima e duratura di una coalizione solida tra probabilmente il Partito Democratico (Pier Luigi Bersani), il Partito Socialista italiano (Ricardo Nencini) e Sinistra Ecologia e Libertà (Nichi Vendola, mediatico presidente della regione de Puglia), per una vera politica di sinistra, di rilancio della crescita, di risanamento della situazione nel sud, di industrializzazione in queste regioni meridionali, mettere l'accento sulle domande cruciali italiane: l'accesso alla salute e la rinnovazione dei servizi ospedalieri, rifondare la scuola e rivalutare veramente i professori e certo condurre una politica da accesso all'alloggio pubblico. Pure badando ad un certo equilibrio finanziere.
Così un'alternanza possibile in Italia, in Francia ed in Germania permetterebbe anche un rilancio dell'Europa, più che necessario.

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